Quando si costituisce una moltitudine di individui - gerarchicamente (per accordo tra i capi di due gerarchie) o per aggregazione (semplice raggruppamento di individui, esempio: un campo profughi) - raramente si evolve spontaneamente in perfezione: in genere più ci sono più persone e la situazione delle relazioni sociali e delle condizioni di vita non fa che peggiorare.
L'individuo si aspetta che vengano trovate soluzioni per i suoi problemi.
Alcuni "diranno" soluzioni sotto forma di prescrizioni.
Ma è improbabile che il semplice "dire" dall'alto o "dire" in mezzo alla folla produca risultati efficaci rapidamente E a lungo termine.
Dire dall'alto produce risultati rapidi, ma il sopra non ascolta le esperienze dal basso - cioè le conseguenze del raccontarle, perché è difficile ammettere errori -, col tempo la situazione si deteriora nuovamente. Resta da dire ancora dall'alto. Fino al giorno in cui la situazione è così disperata che o si instaura un grande vuoto (politico) o una rivoluzione sconvolge la società.
Dirlo in mezzo alla folla è sempre stato molto più difficile da propagare. In primo luogo perché il dibattito inizia non appena si diffonde il proverbio. E la propagazione avviene più o meno correttamente, dalla trascrizione fedele al blocco, passando per la trasformazione -volontaria/involontaria- di una parte o del dire tutto.