Su una scala che misura la follia da 0 a 100, purtroppo ci siamo tutti!
Tutti accatastati su 0? Sarebbe molto sorprendente. Se c'è un individuo per generazione su questo 0, sarebbe già bellissimo. E, poverino, deve sentirsi molto solo…
Non siamo tutti colpiti dalla stessa follia, questo è certo.
Neanche tutti al cento per cento.
Ma quando si ha un pizzico di follia in un dominio (o più domini, non lesinare) è molto spesso... a fondo.
Tuttavia la follia ha anche un lato interessante.
È quando, per caso o per caparbietà, usciamo dai sentieri battuti che la follia ci fa scoprire una nuova verità.
In realtà, non è più follia, poiché questo approccio ci ha permesso di scoprire qualcosa. Ma finché il risultato non c'è, sembra molto simile (alla follia).
La differenza con la vera follia è che la via è aperta e noi non lo sappiamo.
Nella vera follia, è impossibile per noi arrivare a una verità. O perché il sentiero è un vicolo cieco, o perché manca un ponte che ci permetta di superare un ostacolo intermedio (e poiché siamo nella nebbia, non vediamo nemmeno l'altro lato della faglia davanti a cui ci troviamo).
Un ponte che aprirebbe una strada, è ad esempio l'invenzione della lente ottica che permette di confermare idee sul cosmo; o la nozione di prospettiva che permette di dipingere paesaggi realistici.
La follia è difficile da sopportare negli altri. È estenuante. A volte quest'altro ha una follia completamente diversa dalla nostra e dobbiamo seguirlo su strade incomprensibili. A volte quest'altro ha una follia simile alla nostra ma noi non andiamo di pari passo: trascina quando vogliamo sgattaiolare via e viceversa. E pensiamo "la vita quaggiù è un inferno!"…
A volte siamo allo stesso ritmo nella stessa follia esilarante, nella stessa follia avida, nella stessa piacevole follia, nella stessa follia estatica, nella stessa follia delirante. E pensiamo "la vita è bella!"…
E più siamo, ad ascoltare un pazzo, più facile è fare un passo indietro.
Qui c'è anche la fratellanza: non lasciare gli altri soli nella ricerca intransigente di se stessi.