A seconda del suo carattere, l'esperto lavorerà, più o meno, nella suo campo. L'unico obbligo che avrà sarà la pubblicazione delle sue riflessioni, teorie, risultati.
L'esperto sarà incoraggiato a: essere un punto di incontro per un tema, stabilire ponti con altri temi, promuovere l'amalgama di nuovi appassionati al tema.
Gli esperti sono inseriti in due collegi (teorici e operatori) di centri tematici nazionali (vedi Funzioni Sociale).
L'intenditore è colui che ha una buona conoscenza della teoria, che sa sperimentare, che partecipa alla gestione delle conoscenze sul campo e che sa praticare.
L'appassionato scopre gli aspetti o le possibilità straordinarie del campo che non conosceva.
L'esperto è automaticamente un intenditore e c'è da sperare che anche l'esperto e il conoscitore siano appassionati.
La società nomina i suoi esperti sulla base di indici concreti.
Chi vorrà convalidare una qualifica per una persona se quest'ultima non è in grado di avere successo nel proprio lavoro?
D'altra parte, non appena una persona dimostra agli altri di aver assimilato il principio di una teoria, il contenuto di un compito, è normale attribuirgli la competenza senza altra forma di giudizio. Non essendoci un piano di carriera, competizione, scala retributiva per diventare esperto, in queste condizioni il riconoscimento della competenza dovrebbe essere sincero e disinteressato.
Una rete di esperti, intenditori, appassionati, sostituirà vantaggiosamente un sistema di facoltà e grandi scuole sclerotiche da accessi diseguali, considerazioni economiche controproducenti, sistemi gerarchici e riproduzione per cooptazione.
Ci sarà sempre una persona che non è fatta per un campo. Una zona che tuttavia esercita su di lui una grande attrazione. Gli sarà proficuo aiutarlo ad ammettere la sua inidoneità e consigliarlo a trasferirsi in un'altra area, mettendo alla prova, in seguito, le sue capacità nell’area primigenia, quando crederà di aver acquisito le qualità che gli mancavano.