Nelle nostre proposte, la valuta viene utilizzata solo per il commercio internazionale. I prodotti e i servizi che sono oggetto di bisogni di base sono "dati" ai cittadini. In tal modo, non concsi del valore di mercato di cose e servizi, abbiamo necessariamente bisogno di un ordine di idea di ciò che "distruggiamo" nei nostri bisogni di base o nelle nostre Arti, per essere certi di non vivere oltre i nostri mezzi (che altrimenti diventano mezzi di autodistruzione). Per questo utilizziamo, quale dato, il volume delle risorse energetiche che vengono consumate nella produzione, nei servizi o nelle arti. Può essere, valutato in URE: il numero di chilowattora necessari per fabbricare una tonnellata di alluminio, il numero di chili di gas naturale necessario per riscaldare una stanza o il numero di litri di gasolio consumati nel produzione di una tonnellata di mais.
In termini di produzione, un oggetto è suddiviso in tutti i suoi elementi (viti, dadi, molle, condensatori, ecc.), Ogni particolare abbisogna di una quantità di URE e anche la progettazione, fabbricazione, stoccaggio, trasporto e montaggio. Quindi, in qualsiasi momento conosciamo il valore di questo oggetto, in base ai prezzi mondiali dei materiali e dell'energia. Questo valore rimane stabile e vi si comprendono le manutenzioni, le riparazioni, la rottamazione e il riciclo.
Possiamo avere oggetti complessi progettati in moduli. L'oggetto complesso ha una durata più lunga, anche se non è più l'oggetto originale.
Può accadere che siti di produzione diversi producono i medesimi oggetti con un consumo diverso di URE a causa del sito di produzione, dei metodi utilizzati, dell'organizzazione, ecc.
Questo consumo disomogeneo di URE può sembrare ingiustificato e poiché la concorrenza non esiste i siti possono lavorare insieme per trovare l'origine di questa divergenza. Oppure questa differenza di valore può essere assunta da una scelta politica (quindi una decisione chiara e accettata da tutti).
Lo stesso vale per i servizi. Un servizio verrà valutato allo stesso modo di un oggetto prodotto.
Queste assegnazioni di valore non saranno gestite dagli operatori. La gestione è affidata ai computer aggiornati su cambi di macchinari di produzione o servizio, variazioni di prezzo e di regole di gestione e controllo.
La conseguenza di questa conoscenza istantanea e permanente dei valori è che possiamo rapidamente conoscere la differenza di un cambiamento fatto nella composizione di un oggetto, il cambiamento della fonte di energia, una nuova concezione, ecc. in base ai prezzi mondiali. Ciò darà l’opportunità di controllo di anomalie occasionali o su manipolazioni malandrine.
Non avremo più l'aberrazione dell'economia monetaria in cui un oggetto costa una fortuna, anche se il suo valore iniziale è molto basso. Tutto questo avviene non tanto per il valore intrinseco di un oggetto, ma sull’assunto che solo alcune persone importanti possono permetterselo.
In seguito altri compreranno lo stesso oggetto di seconda mano potendo permetterselo perché non interessa più a nessuno "importante" o "moderatamente" importante o non è più alla moda.
I progetti delle merci saranno eseguiti per seguire la parsimonia, la robustezza e la longevità.
Ad esempio: se vogliamo produrre un nuovo oggetto per tutta la popolazione e il sito di produzione è in grado di soddisfare in breve tutte le richieste, a meno che non si venda anche all’estero, il sito produttivo chiuderà o si convertirà per altra produzione. Si potranno avere dunque siti produttivi che funzionano a intermittenza.
Poiché la concorrenza non esiste più, non ci sarà urgenza di produrre un oggetto "indebolito" dalla fretta di metterlo sul mercato. Urgenze imposte dal marketing di emergenza e dai consigli di amministrazione delle società che hanno gli occhi inchiodati sul corso della loro azione. Possiamo progettare bello, funzionale e solido.